Fitoterapia e Omeopatia: conosci le differenze?
Anche in seguito alle recenti notizie, mi trovo sempre più frequentemente a dover spiegare a chi entra nel mio negozio che fitoterapia e omeopatia sono due mondi completamente diversi. Ho deciso quindi di riprendervi qui di seguito alcuni estratti di un articolo pubblicato da Supereva che spiega bene di cosa stiamo parlando. Ovviamente, lo sottolineo ancora una volta… Qui in Erboristeria dr.ssa Mauri vi aiutiamo a mettere in pratica la Fitoterapia!
Omeopatia
L’omeopatia è, insieme all’agopuntura, la più nota e utilizzata tra le medicine naturali. L’omeopatia è stata scoperta due secoli fa da Samuel Hahnemann e, come suggerisce il nome (composto da omòios = simile e pàthos = malattia), si fonda sul principio di similitudine (i simili si curino con i simili, similia similibus curentur). Sulla base di questa “legge dei simili”, l’omeopatia cura le patologie con dosi infinitesimali di quelle stesse sostanze che, nella persona sana e in dosi normali, scatenano la malattia. Nella preparazione dei rimedi omeopatici, queste sostanze patogene (cioé “che determinano o hanno la capacità di provocare fenomeni morbosi” ndr) vengono estremamente diluite (tanto che le molecole di partenza non sono nemmeno più rintracciabili nel prodotto finale) e il tutto viene dinamizzato, ovvero scosso più e più volte.
I preparati omeopatici sono privi di effetti collaterali e controindicazioni, sono adatti a ogni età e hanno azione non farmacologica, bensì di “segnale”, andando a stimolare le risorse vitali dell’organismo.
L’omeopatia è fortemente avversata da larghe fasce degli stessi medici: va infatti detto che gli studi ad ora condotti in base ai principi della scienza medica, confrontando i farmaci omeopatici con il placebo, ne hanno dimostrato l’inefficacia. Allo stato attuale, nessuno studio scientifico pubblicato su riviste mediche di valore riconosciuto ha potuto dimostrare che l’omeopatia presenti, per una qualsiasi malattia, un’efficacia clinica che sia superiore all’effetto placebo.
Fitoterapia
La fitoterapia invece è la cura delle patologie con principi attivi estratti dalle piante. I rimedi fitoterapici vengono considerati alla stregua di farmaci. Nei fitoterapici è necessario che le sostanze naturali dalla dimostrata attività terapeutica siano ben presenti, in chiave ponderale (almeno nell’ordine dei milligrammi), e quindi questi rimedi non vengono affatto diluiti (e men che meno dinamizzati).
Non ci sono quindi molte differenze concettuali tra medicina convenzionale e medicina fitoterapica: l’esperto in fitoterapia non fa altro che sostituire il farmaco con il prodotto fitoterapico.
Insomma, tra omeopatia e fitoterapia sono più le differenze che le similitudini.
Fitopratica
Ancora diversa è la fitoterapia che usano i naturopati, che è più vicina alla tradizione erboristica popolare ed è talvolta anche chiamata fitopratica. In questo caso, i fitoterapici non vengono adoperati come farmaci, per curare il singolo, particolare sintomo, bensì come preparati naturali atti a armonizzare funzioni e apparati del corpo e a enfatizzare le innate potenzialità di autoguarigione, in chiave autenticamente olistica. La fitoterapia naturopatica differisce dalla fitoterapia medica anche perché è poco interessata agli specifici principi attivi estratti dalle erbe, mentre invece valorizza la pianta intera e il concetto di fitocomplesso.