Alga Klamath e malattie neurodegenerative
Cosa sono
Quando parliamo di “Alghe Klamath” facciamo riferimento a microalghe verdi-azzurre, principalmente appartenenti alla specie Aphanizomenon flos-aquae, il cui nome “comune” è un chiaro riferimento all’origine di queste alghe, cresciute nelle acque dell’omonimo lago – Upper Klamath Lake – nell’Oregon (Stati Uniti).
L’integrazione alimentare con Alghe Klamath può essere utile per apportare quantità significative di minerali, antiossidanti e vitamine, utili per colmare specifiche carenze o soddisfare un aumentato fabbisogno. In esse è notevole anche la concentrazione di macronutrienti importanti, come amminoacidi essenziali ed acido alfa linolenico (omega tre).
A cosa servono
Dato la loro notevole composizione, le alge Klamath risultano pertanto utili in caso di:
- Per carenze nutrizionali
- In caso di alimentazione irregolare e inadeguata
- Processi degenerativi legati alla dieta e vita moderna
- Eccessivi livelli di ossidazione, infiammazione
- Carenza di vitamina B12
- Aumento dell’assimilazione e metabolismo proteico
- Dismetabolismi glicemici – eccesso omocisteina
- Dismetabolismi lipidici
- Rischio cardiovascolare
- Stress, stanchezza, irritabilità
- Defedazione immunitaria, sostegno al sistema immunitario
- Sostegno energetico
- Potenziamento tono muscolare
La loro efficacia contro le malattie neurodegenerative
Esiste una lunga casistica sugli effetti altamente positivi della Klamath sulla malattia di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative come il Parkinson e la sclerosi multipla. Il dr. Gabriel Cousins, nel corso degli anni ’80, eseguì una serie di esperimenti, i cui risultati, estremamente positivi sull’Alzheimer, sono riportati in un articolo da lui pubblicato sul Journal of Orthomolecular Medicine (Vol.VIII, n.1&2, 1985).
Questi dati clinici sono stati recentemente se pur indirettamente confermati, in uno studio svolto presso l’Università del New Mexico, nel quale si è dimostrata la capacità della Klamath di contribuire a curare i traumi cerebrali moderati in sole 6 settimane, con un tasso di successo del 95%, contro il 70% in 6 mesi delle terapie farmacologiche standard. Questa capacità è stata attribuita alla capacità delle alghe Klamath di rigenerare, attraverso la mobilizzazione delle cellule staminali del midollo osseo, i tessuti del corpo compreso quello nervoso.